Una rondine non fa primavera, ma un articolo sul cambio stagione degli armadi... Sì! Non abbiamo fatto in tempo a vedere il primo sole di aprile che in tutti i blog che riguardano casa - organizzazione - vita domestica è stato un fioccare di post su come fare il cambio armadio, come riporre i capi invernali, come combattere le tarme, come piegare i maglioni e farli stare sotto al letto, come riporre adeguatamente le pantofole della nonna Teresa... Mea culpa, anche io qualche mese fa scrissi un favoloso articolo a riguardo (e lo trovi qui), ma più proseguo nella mia carriera da professionista dell’organizzazione, più mi accorgo di quanto inutile, stressante e dispendioso in termini di tempo sia svolgere il processo del cambio stagione. Quante volte ci siamo maledetti per aver infilato la scatola con i pantaloni invernali proprio sopra l’armadio, dove arriviamo solo con la scala che è nello scantinato? E quante volte abbiamo indossato i maglioni di lana a metà maggio o le infradito fino ad ottobre per evitare la rottura immane di questo indegno lavoro? E, ancora, quante volte abbiamo svolto il tutto semplicemente svuotando scatole e sacchi alla bell’e meglio nell’armadio perché avevamo fretta e non potevamo perdere una giornata a selezionare pantaloni, cappotti, maglie, ripiegarli e sistemarli? Ebbene, io ho concluso che inizierò a combattere la mia battaglia personale contro questo odioso appuntamento stagionale: d’ora in poi uno dei miei motti sarà “Stop al cambio stagione!” (L’altro già ben affermato nella mie mente è “Stop allo stirare!”, ma ne parlerò un’altra volta…) Ma, allora, mi chiederai, cosa faccio? Stipo e stratifico l’armadio all’inverosimile per farci stare tutta la roba che ho? No, non è molto pratico nemmeno questo, direi. Al contrario, la prima mossa per avere un armadio 4 stagioni (sì, come la pizza) è chiara e necessaria: quella di ridurre il carico degli oggetti; di fare spazio, quindi, a più non posso (chiamalo space clearing, decluttering, come vuoi, il senso è quello!). Dai, tanto lo sai anche tu, quella t-shirt che non porti da due anni non la metterai più, perché anche se ti piace tanto, si è un po’ scolorita e non ti sta nemmeno più così bene. Pensa che al tuo armadio si può applicare il principio di Pareto; chi era costui? Niente meno che un matematico che all’inizio del secolo scorso, studiando la distribuzione della ricchezza tra la popolazione, si accorse che l’80% della ricchezza era nelle mani del 20% della popolazione. E questo che c’entra col mio armadio, chiederai. C’entra, c’entra, perché questo rapporto 80-20 (il principio di Pareto, appunto) ritorna in un sacco di ambiti. Anche nel guardaroba. Infatti è stato dimostrato che per l’80% del nostro tempo indossiamo il 20% dei nostri indumenti. E quindi c’è un bell’80% di vestiti che teoricamente potrebbero essere candidati all’eliminazione! E allora eliminiamo, senza pietà e con determinazione. In questo modo creeremo spazio. E poi? Butto tutto dentro dividendo le ante tra vestiti estivi e invernali? Naaaa. Tanto le mezze stagioni non ci sono più (e via di luoghi comuni oggi!), quindi che senso ha? L’impermeabile e il cardigan li puoi portare sia a dicembre, quando ci sono quelle belle giornate col sole, che a giugno, quando c’è l’implacabile ciclone subtropicale. E allora conviene cambiare metodo di divisione. Puoi provare con il separa-per-tessuto, quindi dividendo gli indumenti in cotone da quelli in lana o sintetici, oppure con il separa-per-look, dividendo gli abiti che indossi a lavoro in banca da quelli che indossi quando spacchi chitarre con la tua band punk-rock. Sta a te trovare il tuo metodo! Sì, Ale, mi dirà qualcuno, va bene tutto, ma io ho un armadio che nemmeno i Puffi e anche se elimino l’80% di vestiti non riesco a farci star dentro tutto. Come faccio? In questi casi (ma è l’eccezione, eh!) io consiglio un cambio stagione, ma selettivo. Cioè? Cioè scegli solo una o due categorie di oggetti con cui fare il cambio stagione. Per esempio, potrai farlo ruotando solo i maglioni con le t-shirt. Oppure le scarpe estive con le scarpe invernali. Sarà meno impegnativo e molto più veloce. Io, ad esempio, proprio per motivi di spazio, faccio il cambio stagione solo delle scarpe. Ma anche di questo affascinante argomento parlerò un’altra volta! E tu? Fai ancora il cambio stagione?
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Maggio 2019
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