![]() Quando si parla del metodo GTD di Dave Allen, cioè Getting Things Done, che in italiano suona più o meno come Fare in modo che le cose vengano fatte, molti pensando si riferisca solo alla gestione dei compiti lavorativi. Forse perché è adottato e consigliato da molti manager e dirigenti, o forse a causa del suo approccio dal rigore estremo. No, no e poi no! Il metodo GTD è utilissimo anche nella vita privata. Almeno tanto quanto nel lavoro. D’altronde è lo stesso Allen che lo dice e lo ripete più volte nel suo libro. MA COS’E’ IL GTD Non mi dilungo molto a spiegarlo: online trovate fior fiore di risorse, articoli e post che lo spiegano diffusamente. Sostanzialmente si tratta di un modo per implementare la produttività personale, basandosi sul fatto che la nostra mente è fatta per ideare, non per ricordare. Che non è quindi uno strumento affidabile di archiviazione. Di conseguenza, tutte le cose che dobbiamo ricordarci di fare vanno scritte, ed entrano così in un contenitore che raccoglie tutti gli input che riceviamo dall’esterno e che dobbiamo decidere se processare (farci qualcosa) o archiviare. In questo modo, il nostro cervellino non annasperà più nel tentativo di ricordarci le miriadi di compiti che dobbiamo portare a termine ogni giorno, ma sarà libero di ideare e creare soluzioni ai nostri problemi. BELLO, BELLISSIMO, MA COME LO METTIAMO IN PRATICA? Per gestire il metodo GTD Allen propone un sistema, riassunto bene nello schemino qua sotto, che permette di monitorare e far progredire tutti gli input; è per questo che è un metodo dal rigore estremo: se togliamo una pietra, cade tutto il castello. Non è un sistema adatto a tutti insomma. Alcuni strumenti, però, sono validi a prescindere da tutto il sistema, e risultano utilissimi per la gestione della nostra vita anche se non riusciamo ad applicare tutto il GTD. Vediamo quali. UN UNICO PUNTO DI RACCOLTA Il cappotto che devi portare in lavanderia, il tagliando dell’auto, le pile da cambiare al fanale della bici, quel lavoro di bricolage da fare in casa… Come fai a ricordarti tutto? Scrivendo, appunto. Ma scrivendo tutto in un unico grande punto di raccolta. Perché? Perché così sai che è tutto lì, nulla ti scapperà. Questo vale: -sia per gli oggetti; dovresti avere una sorta di cassetta di raccolto per tutto ciò che è da riparare/recapitare/archiviare o che ti servirà a breve. -sia per le attività; l’ideale è creare una sorta di centrale di controllo casalinga. Te la ricordi? Te ne ho parlato qui. In alternativa, puoi avere un punto di raccolta attività digitale; keep e evernote sono applicazioni perfette allo scopo. Mi raccomando, entrambi i tipi di punti di raccolta vanno svuotati periodicamente. E, come consiglia Allen, una volta che prendi in mano un oggetto per processarlo o un’attività per farla o programmarla, non va mai rimessa nel punto di raccolta. LE LISTE DI ATTIVITA’ Allen consiglia anche di creare delle liste di cose da fare in particolari situazioni: mentre si viaggia in treno o in aereo, mentre si è in attesa di qualcuno, ecc. Analogamente, per la gestione della vita domestica puoi stilare delle liste di cose da fare: - in un momento preciso della giornata; - quando è a casa un membro della famiglia; - in una giornata di pioggia; - quando hai due minuti (vedi punto sotto). LA REGOLA DEI DUE MINUTI Questa regolina è la mia preferita del GTD, perché è molto pratica e semplice. Se dal punto di raccolta salta fuori un’attività che ti prenderà meno di due minuti per essere compiuta e archiviata, non programmarla in agenda, ma falla subito. Il beneficio sarà un immediato alleggerimento, sia fisico (il punto di raccolta più sgombro), che mentale. Puoi applicarla in ogni situazione: stai per uscire ma sei in anticipo di due minuti? Guardi nel punto di raccolta e… zac! Il tempo perfetto per dare l’acqua alle piante. Hai la pasta sul fuoco e mancano 4 minuti? Invece di guardare la tv, un’occhiata al punto di raccolta e...zac! Il tempo perfetto per cambiare quella lampadina che si è bruciata. Insomma, il GTD è davvero un ottimo metodo per gestire le attività domestiche. Tu lo usi? Come ti trovi? Scrivimelo nei commenti!
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CI SIAMO: IL MOMENTO E’ ARRIVATO
La settimana scorsa ti ho parlato di tutta la fase preparatoria del trasloco. Se segui i passi che ti ho indicato, dovresti arrivare alla fatidica data senza troppe preoccupazioni e stress. Oggi invece veniamo al sodo: iniziamo con l’inscatolamento. TUTTO NELLE SCATOLE Sarà banale, ma non iniziare a buttare oggetti alla rinfusa nelle scatole. Non è nemmeno necessario dividere gli oggetti per categorie alle quali dedicare uno scatolone diverso. Tendenzialmente sarà sufficiente che oggetti che devono andare nella stessa stanza finiscano nello stesso scatolone. Vestiti e alimenti, però, è bene che stiano nelle loro scatole. La prima cosa da fare è numerare ogni scatolone, scrivere a che stanza è destinato e segnare sul taccuino tutti gli oggetti che ci metti dentro. In alternativa, puoi segnare direttamente sullo scatolone anche l’elenco degli oggetti che contiene. Numerare è fondamentale per controllare che nessuna scatola vada dispersa. Occupati di una stanza per volta, iniziando da quelle che ospitano oggetti non necessari (il soggiorno), per finire con cucina e bagno, che dovrai utilizzare fino all’ultimo. Tieni sempre con te dei sacchi per la spazzatura, per quello che butterai, donerai o venderai: come dicevo l’altra volta, meno oggetti porti con te, più semplice sarà il trasloco! I CONSIGLI PRATICI Ci sono alcune dritte da seguire per inscatolare in modo pratico tutto quello che decidi di tenere: - oggetti pesanti richiedono scatole piccole e viceversa: se metti tutti i tuoi libri in un grande scatolone, ad esempio, non riuscirai nemmeno a sollevarlo… o lo romperai! - se in una scatola inserisci sia oggetti pesanti che leggeri, i primi vanno ovviamente posizionati sul fondo; - gli oggetti piccoli e appartenenti ad una stessa categoria vanno radunati, perché non vadano dispersi. Ad esempio, le prolunghe, gli adattatori e i cavi per la ricarica andranno in una scatola apposita (etichetta: materiale elettrico) che verrà inserita nello scatolone che raccoglierà il materiale di manutenzione; - ancora, per gli oggetti piccoli, puoi utilizzare le buste trasparenti di plastica da cibo; - avvolgere nella pellicola trasparente è un ottimo modo per evitare che i tappi dei flaconi si aprano o che cavi o collane si ingarbuglino nelle scatole; - tra gli oggetti fragili o dentro i vasi inserisci i fogli di carta da giornale o gli stracci che ti eri procurato; - per proteggere quadri, specchi e cornici puoi avvolgerli in vecchie lenzuola; - riponi vestiti, cuscini, coperte e biancheria da casa nei sacchi sottovuoto che ormai trovi in tutti i supermercati, risparmierai molto spazio! Quando hai finito, controlla ogni stanza per assicurarti di non aver dimenticato nulla. In particolare, assicurati di aver svuotato lavastoviglie, frigo e congelatore, forno e lavatrice; negli elettrodomestici infatti si rischia sempre di lasciare qualcosa indietro! LO SPACCHETTAMENTO Quando arrivi nella tua nuova casa, sistema subito ogni scatolone nella stanza di destinazione. Ti sarà utile per non creare mucchi enormi e per non spostare all’infinito gli scatoloni per casa. Quando apri ogni scatola e tiri fuori gli oggetti, depennali dal taccuino. Sarai sicuro così di non aver perso nulla per strada e sarai stimolato a non lasciare nulla negli scatoloni. Che non vogliamo rimangano parte dell’arredo, vero? Se segui questi consigli, non ti scapperà nulla: dimenticherai solo lo stress. Se invece ti trovi ancora in difficoltà, perché non chiamare un Professional Organizer? Il mio nuovo servizio Pronto Trasloco fa proprio al caso tuo: ti aiuterò ogni fase del processo e il cambiar casa, da incubo, si trasformerà in un sogno! Contattami per tutte le informazioni! TRASLOCO IN VISTA? NIENTE STRESS!
Che accada per lavoro, per amore, o anche a causa di improvvisi mutamenti di vita indipendenti dalla nostra volontà, cambiare casa dovrebbe sempre essere un momento importante, un nuovo inizio carico di promesse, e di conseguenza dovrebbe essere vissuto con entusiasmo, positività e gioia. Purtroppo, invece, spesso accade il contrario: il trasloco si tramuta in un turbinio di troppe cose a cui pensare, troppi oggetti da movimentare, troppo tempo da impiegare, finendo per tramutarsi in un confusionario groviglio di fatica e stress. Eppure bastano pochi accorgimenti da adottare affinché il tutto non diventi un’esperienza provante e quindi per non farsi prendere dal panico. In questa miniserie di articoli vedremo quali sono: oggi ti parlerò di tutta la fase preparatoria del trasloco, nel prossimo articolo invece entreremo nel vivo dell’impacchettamento e dello spacchettamento! PRIMA PARTE: PRENDERSI IN ANTICIPO La prima regola è, come per qualunque progetto impegnativo, non prendersi all’ultimo; è importante iniziare a pianificare il trasloco con largo anticipo, in particolare: - quando sei in casa, quando apri un cassetto o fai le pulizie, pensa a quali oggetti vuoi portare nella tua nuova dimora, e quali invece puoi lasciare nella vecchia: un trasloco più leggero è un trasloco più facile! - Se ti piacciono alcune disposizioni di oggetti o hai un metodo tutto tuo per riporre abiti, libri, o altro, fa delle foto: è un metodo molto utile per non affidarsi solo alla memoria e rischiare di dimenticare. COSA TI SERVIRA’ In questa fase preparatoria è utile iniziare a raccogliere tutto ciò che ti servirà per effettuare materialmente il trasloco, quindi: - procurati delle scatole adatte: in alcuni grandi supermercati danno ancora via gli scatoloni gratuitamente. In alternativa, li puoi acquistare; in alcuni siti online si trovano anche a poco prezzo. Se preferisci, le scatole di plastica vanno altrettanto bene: sono riutilizzabili (perfette da mettere in cantina per conservare oggetti anche dopo il trasloco), sono solide, resistono all’umidità, spesso sono anche trasparenti e quindi se ne può vedere il contenuto; certo, non sono però pieghevoli, anche se il più delle volte si possono impilare. Scegli quindi il tipo di scatole in base all’uso che ne farai dopo il trasloco e allo spazio che avrai a disposizione. In molti fanno l’errore di utilizzare solo scatole grandi per avere meno colli da movimentare: procurati invece scatole di varie dimensioni, sia piccole, che grandi: nel prossimo articolo ti spiegherò il perché! - Inizia a raccogliere giornali, vecchi teli, stracci, biancheria che non usi più: ti saranno utili per imballare e proteggere gli oggetti più fragili all’interno delle scatole. - Ti serviranno anche un pennarello nero, del nastro da imballaggi, delle etichette adesive, un taccuino o un blocco note e una penna. I PRIMI PASSI Ci sono poi almeno ancora due azioni pratiche e salva-tempo che puoi mettere in atto prima del trasloco vero e proprio: - impacchetta già gli oggetti fuori stagione rispetto a quella in cui traslochi: cambi casa in primavera o estate? Decori natalizi e vestiti invernali possono essere inscatolati con mesi di anticipo e rimanere pronti in attesa. Stessa cosa, all’inverso, per gli oggetti estivi come costumi e teli mare se ti sposti in autunno-inverno. - Prepara una lista di oggetti utili da inserire nell’ultimo scatolone, ovvero quelle che dovrai tenere in casa fino all’ultimo perché potrebbero servire in ogni momento; quindi: la cassetta attrezzi, la scatola dei medicinali, un beauty case con il necessario per l’igiene quotidiana, qualche asciugamano, detersivi, ecc. Se segui tutti questi passi, arriverai al giorno dell’inizio del trasloco rilassato e pronto. E poi? Nel prossimo articolo passeremo alla fase “calda”. Intanto scrivimi nei commenti come hai affrontato tu la fase preparatoria nei tuoi traslochi! Hai qualche altro consiglio da aggiungere? |
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Aprile 2020
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