No, nonostante dal titolo possa sembrarlo, non è un delirio da giorni “della Merla”. Però ultimamente sto pensando un sacco ai bambini giapponesi. Hai presente quel video nel quale si vedono questi bambini che, dopo la lezione, per mezz’ora puliscono la loro aula e la scuola? E che a turno servono in mensa e poi lavano le stoviglie? Ecco, a me quel video ha dato molto da pensare.
LA MALEDUCAZIONE DILAGANTE Perchè, mi chiederai tu. Perché, lavorando anche in un ente di formazione, vedo tanta maleducazione. Persone che lasciano i bagni come fogne di Calcutta, rifiuti tra i banchi che nemmeno i Pink Floyd a Venezia, pitture rupestri su banchi e muri, con noncuranza -forse disprezzo?- per le persone che dopo dovranno occuparsi di pulire. E non è così solo nel piccolo ente di formazione: è così per strada, dove le persone buttano i rifiuti o i mozziconi di sigaretta, ed è così nelle strutture ricettive, dove apprendo che ci sono persone che lasciano stanze che sembra sia passato l’uragano Katrina. È diventato un modo di fare talmente diffuso e radicato che quasi nessuno ci fa più caso; non solo, quando qualcuno prova a far sorgere il dubbio che non sia proprio il miglior comportamento da adottare, viene tacciato di perfezionismo o di isterismo. LA CASA E’ LO SPECCHIO DELL’ANIMA… Ora, mi vien da dire, persone che si comportano così, diciamo con mancanza di senso civico, come si muoveranno in casa loro? Mi vien da immaginare che non siano proprio ordinatissime e immacolate. Se trovano naturale agire così, infatti, significa che nel loro habitat sono abituati ad avere qualcuno che sistema, mette a posto e pulisce il loro casino. A una radicata mancanza di senso civico, quindi -e azzardo una teoria antropologica da tripla piroetta con salto mortale- si può presumere che corrisponda una mancanza di organizzazione: semplicemente per una non-abitudine. IL CASO GIAPPONESE Dunque, forse, in Giappone ci hanno visto giusto: instillare nei bambini la cura per l’ambiente circostante, l’abitudine a pulire dove si è passato del tempo e a sistemare quello che si è messo in disordine li aiuterà a essere adulti con più senso civico, in primis, e più abituati a sistemare ed organizzare, in seconda istanza. Di conseguenza, adulti con più abilità per affrontare le difficoltà della vita e del mondo del lavoro. La loro famosa efficienza potrebbe esserne la prova. IN ITALIA Venendo allora a noi, l’Italia avrebbe decisamente bisogno di prendere esempio in questo senso. Insegnare ai bambini il rispetto e la pulizia dello spazio e del bene comune, la pulizia, l’organizzazione permetterebbe di avere una società migliore: si ridurrebbero i rifiuti, gli sprechi (penso anche all’acqua, la futura risorsa scarsa che tutti cercheranno, ma che ora nessuno si preoccupa di risparmiare, tenendo i rubinetti aperti anche quando non servono…), i ritardi (quando devi sistemare quello che hai messo in disordine tendi a mettere meno in disordine…) e -perché no- anche l’arroganza: non credo di sbagliarmi pensando che chi è abituato a pulire il proprio spazio sviluppi un’indole più umile di chi lo trova pulito. E tu che ne pensi? Si dovrebbe introdurre questa usanza giapponese anche da noi? Qui trovi il link del video!
1 Commento
Da un po’ di tempo alcuni concetti che noi Professional Organizer portiamo avanti si stanno diffondendo e radicando sempre più tra le persone; questo, ovvio, mi fa gran piacere.
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Maggio 2019
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